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L’ostetrica, in passato chiamata anche levatrice o mammana, è sempre stata una figura fondamentale nella vita di famiglia: si occupava delle gravidanze e delle nascite, ma il suo ruolo non si limitava a questi ambiti.
L’ostetrica era la figura di confidenza e conforto per tutte le donne che avevano problematiche di vario genere, che esulavano anche dalla salute di genere, ad esempio: desiderio di gravidanze, tradimenti, difficoltà nella relazione di coppia, dispute tra diverse persone.
Il significato etimologico di ostetrica deriva dal latino: ob-stetricen ovvero ob-stare, che significa stare dinnanzi a protezione oppure stare pronti per servire. Questo profondo messaggio è ciò che si cela dietro a questa professione: per tradizione l’ostetrica mette la donna, la sua famiglia al centro (infatti in inglese l’ostetrica è la mid-wife), si pone davanti per accogliere e proteggere con mani pronte e calde, orecchie aperte per ascoltare e occhi attenti per guardare in profondità.
Durante tutto il ‘900, la stragrande maggioranza delle nascite è stata relegata all’ospedale, e le ostetriche sono diventate coloro che “fanno nascere i bambini”, solamente in sala parto; tuttavia negli ultimi 30 anni le ostetriche contemporanee cercano di portare avanti una moderna rivoluzione: coniugare il sapere scientifico acquisito grazie a ricerche e studi universitari ad un’assistenza empatica.
A questo tipo di visione fanno a capo tutti i modelli assistenziali che prevedono la donna, la coppia ed il bambino al centro, informati e consapevoli e l’ostetrica come figura che accompagna e che si occupa della salute della famiglia, intervenendo solo laddove strettamente necessario nel modo più conservativo possibile, a tutela della fisiologia.
Noi del team welcHome desideriamo sostenere tutto ciò e riportare la nascita rispettata e felice nella centralità del percorso di vita, anche tramite la ricerca del luogo ideale per ogni singola coppia.
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