Monica Bacchilega

Educatrice Perinatale e Doula

Educatrice Perinatale e Doula con esperienza ventennale, ho fatto visita alla carissima collega Ibu Robin Lim, Ostetrica e Doula, fondatrice della prima Casa del Parto, a Ubud in Indonesia.

Insegnante di nuoto F.I.N da anni, ex agonista di nuoto e pallanuoto, mi sono specializzata nell’area neonatale eattività in acqua per gestanti seguendo il metodo della Dott.ssa Carollo e poi come Educatrice Perinatale con il metodo MIPA (Movimento Internazionale Parto Attivo di Piera Maghella).

Watsu Practitioner dal 2010 e dal 2016 Watsu Basic Instructor. Operatore Ayurveda con stage presso la famosa Clinica di Jaipur in India.

Dal 2010 sono Docente dell’Associazione Euroaquatics (EAA) per l’area tecnico-didattica per l’attività in acqua per gestanti e neonati.

Grazie a EAA viaggio in Italia per formare professionisti specializzati nel settore.

Svolgo corsi in acqua di preparazione al parto e acquaticità neonatale; formazione con le coppie in attesa: lavori di gruppo in acqua col Watsu.

Effettuo trattamenti Watsu mirati alle necessità delle gestanti e della coppia in attesa; primo incontro in acqua col neonato a casa nel puerperio.

 

 

Due parole riguardo Watsu®(Water shiatsu)

La donna in gravidanza se trattata con Watsu da un Operatore esperto trae grande beneficio da questo bodywork acquatico. La sensazione di leggerezza del corpo si sposa con la regola dell’acqua: tutto rallenta e quindi all’idea di lentezza si associa una diversa percezione del tempo, facilitando la riflessione e la concentrazione (Meditazione) su sé stessi e sulle proprie percezioni, in questo modo si ha la possibilità di sperimentare diversi vissuti corporei ed entrare maggiormente in simbiosi col bambino.

All’interno del grembo materno si trova il liquido amniotico, oceano primordiale da cui ha origine la vita in quanto dà protezione prima al germe vitale, poi all’embrione e, quindi, al feto; da qui la particolare sensazione della madre che riceve Watsu nel sentire esattamente ciò che prova il suo bimbo e di ricreare quindi una forte connessione empatica prenatale.

Tramite il Watsu la donna rivive l’elemento acqua, elemento femminile per eccellenza, aiutando i sentimenti più profondi ad emergere e ad essere liberati dolcemente, così da trovare un senso di pace e tranquillità e riuscire a passare dalla condizione di donna a quella di donna-madre.

Vi sono molti benefici fisici effetto del Watsu che aiutano la mamma a stare meglio durante la gravidanza: liberare la colonna dallo stress del peso, alleviare dolori lombo-sacrali, decontrarre la zona scapolo-cervicale e sciatica, ossigenare la placenta e aiutare il sonno e il riposo sereno.

Vi sono inoltre in questa pratica sicuramente anche vantaggi per il bambino tenendo conto che, durante la gravidanza, il bambino immerso nella placenta è come un registratore acceso, sul quale viene inciso tutto ciò che la madre compie, pensa e sente.

Le basi del Watsu ci insegnano a soffermarci sul Respiro. È dalla “danza del Respiro” che tutto prende vita: se la respirazione è lenta e tranquilla, lo saranno anche i movimenti diaframmatici e il feto si sentirà cullato e massaggiato, donando a madre e bimbo una sensazione di benessere.

Tutto questo sentire viene ben espresso in una sessione di Watsu se, chi dona Watsu, sa adattare la tecnica in una sequenza creata appositamente per la Gestante. Per questo motivo è bene affidarsi sempre ad Operatori (Practitioner) specializzati.

Non ci sono particolari controindicazioni in una gravidanza fisiologica.
La donna in gravidanza fisiologica quindi può ricevere Watsu in qualsiasi momento, ma soprattutto tra il 6° e 9°mese di gravidanza, aiuta a sostenere il momento del parto.
Durante una sessione di Watsu l’ambiente deve essere caldo, rilassante e intimo, evitando rumori esterni, non serve la musica, dice Harold Dull: “ la sola musica che accompagna la sessione è il suono del movimento dell’acqua e il battito dei cuori in sintonia”.

 

Mensilmente organizzo Watsu per la coppia in attesa, solitamente tra l’ottavo e il nono mese di gravidanza: la proposta di portare la coppia in attesa in acqua calda nasce dall’esigenza di far sperimentare, soprattutto ai futuri papà, tramite le sensazioni del corpo, ciò che accade al neonato dentro la pancia avvolto nel liquido amniotico.

 

Grazie alla tecnica del Watsu la coppia, tramite movimenti da me guidati, può rivivere l’esperienza di essere nel grembo materno, cullati e massaggiati dall’acqua, che crea questo stato idilliaco e fa ben comprendere le esigenze del neonato nel periodo postnatale.
Il vissuto del parto è un imprinting importante che tutti possono rivivere grazie a questa esperienza che io consiglio a tutte le coppie in attesa.

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