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A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO:
Donne in gravidanza, mamme, papà e chiunque si prenda cura di un bambino.
(Massimo 8 partecipanti per edizione)
MOTIVAZIONI DEL PROGETTO:
Il neonato non ha bisogno di molto: contatto, contenimento, comunicazione e cibo. E la mamma è risposta a queste esigenze pressanti, innate, in continuità con la vita intrauterina. Nonostante questo, la nostra società ci induce a pensare che per accudire un neonato servano molte cose, oggetti, acquisti.
Ma cosa è davvero indispensabile? Spesso le mamme sono lasciate sole con i loro dubbi e sono portate a comprare più del necessario ascoltando consigli non sempre utili.
Consideriamo inoltre l’impatto che i nostri acquisti hanno sull’ambiente e sulla salute nostra e dei nostri bambini. Ad esempio, nel campo dell’igiene sarebbe meglio valutare la bontà di un prodotto dalla lista degli ingredienti e non dalla pubblicità. Spesso contengono derivati petrolchimici, inquinanti, non biodegradabili, recentemente inseriti dalla normativa europea nei cancerogeni di classe II. Passando poi ai pannolini, la pubblicità ce li presenta come indispensabili per bambini felici e sempre asciutti. Ma sarà vero? Anche loro contengono derivati petrolchimici, asciugano troppo la pelle e causano irritazioni ai sederini. Per non parlare della scarsa biodegradabilità che causa inquinamento all’ambiente: ogni bimbo, alla fine del terzo anno di vita, avrà usato da 4500 a 6500 pannolini, producendo una tonnellata di rifiuti che nelle discariche impiegano 500 anni a degradarsi e negli inceneritori producono fumi tossici.
Quali possono essere le alternative?
Il corso si propone di stimolare una riflessione tra le mamme su pratiche di cura e acquisti indotti dalla società e di individuare alternative possibili e praticabili, vicine al sentire di ognuna di loro.
DURATA DEL PROGETTO:
Un incontro della durata di due ore, dalle 10.30 alle 12.30
COSTO DEL PROGETTO:
Soci 12 euro
Non soci 15 euro